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Fontana di Trevi

La fontana più famosa al mondo?

Certamente è quella di Trevi, simbolo di Roma al pari del Colosseo e di San Pietro, visitata ogni anno da milioni di turisti.

La storia di questa fontana è assai lunga e va all’indietro fino ad Agrippa e all’acquedotto dell’Acqua Vergine il cui nome deriva forse da “virgo”, una giovinetta che ne indicò la sorgente a dei soldati Romani in cerca d’acqua.

Attraverso vari rifacimenti attraverso cui intervennero famosi architetti, tra cui anche il Bernini, si arrivò al 1732, anno in cui papa Clemente XII Corsini affidò all’architetto Nicola Salvi, affiancato dal Vanvitelli, il progetto definitivo della fontana che volle di aspetto monumentale e che non interferisse col retrostante palazzo Poli.

Ed eccola qui, recentemente restaurata, con la statua di Oceano nella nicchia centrale alla guida di un cocchio trainato da due cavalli marini e tante altre statue tutto intorno, simboli perenni delle virtù cristiane.

A Piazza di Trevi si arriva percorrendo stretti vicoli tipici del centro di Roma e, già in lontananza, si sente il rumore dell’acqua e il vociare dei turisti. Appare all’improvviso, collocata in uno spazio ristretto che ne esalta la magnificenza, ricca di statue e getti d’acqua.

E’ stata lo sfondo di tantissimi film tra cui “La Dolce Vita” con la famosa scena del bagno di Anita Eckberg, a “Totò truffa”, con un grande Totò che, come se fosse sua, la vende ad un italo americano.

Ma per i turisti, oltre alla classica foto ricordo, è importante sottomettersi al rituale del lancio della monetina: con le spalle alla fontana, la monetina va lanciata all’indietro con la mano destra sulla spalla sinistra. Questo piccolo gesto ti garantirà il ritorno a Roma in futuro.

Probabilmente la tradizione si riferisce al fatto che anticamente pozzi e sorgenti erano ritenuti luoghi sacri e si facevano offerte d’ogni genere agli dei protettori.

Ma questa non è la sola leggenda legata a questa fontana delle meraviglie. L’acqua è detta Vergine, cioè pura, dal nome dell’acquedotto che tuttora la alimenta, e alla sua sinistra, si trova la fontanella degli innamorati dove le ragazze portavano i propri fidanzati in partenza per lavoro o per la guerra. Qui i due bevevano quest’acqua da bicchieri che subito dopo venivano rotti: questo gesto doveva garantire la reciproca fedeltà.

Sarà vero? Bere quest’acqua garantisce la fedeltà?

Non ti resta che provare!

Fatto sta che ancora oggi capita di vedere delle coppie che si promettono amore, si vede lui in ginocchio che chiede a lei di sposarlo…

E se te la vuoi godere completamente ti consiglio di visitarla all’alba oppure a notte fonda. Il fascino che emana questa fontana è indescrivibile!

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