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Il Colle Gianicolo affascina i bambini….

Roma è stata eretta sui famosi sette colli e ciascuno di essi conserva vestigia di questo storico evento, ma c’è un ottavo colle che merita certamente una visita, specie se sei a Roma con i tuoi figli.

Sto parlando del Gianicolo.

Senz’altro il panorama che si ammira da quassù è una delle ragioni per cui vale la pena di visitarlo, ma stupirà anche i tuoi bambini. Loro si annoiano facilmente a camminare tra monumenti e storici ruderi, hanno sempre bisogno di nuovi stimoli e qui troveranno pane per i loro denti!

Il colle Gianicolo si trova non lontano dalla Città del Vaticano e ospita un parco bellissimo con viali alberati lungo i quali sono allineati i busti in marmo degli eroi del nostro Risorgimento.

Salendo passi davanti alla Quercia del Tasso, sotto la quale, dice la leggenda, il grande poeta Torquato Tasso scrisse La Gerusalemme Liberata.

C’è il monumento in bronzo che ricorda Anita Garibaldi e il Faro di Roma, donato dall’Argentina all’Italia in memoria perenne dei tanti Italiani emigrati in quel paese del Sud America.

Quando arrivi in cima, davanti a te il grande piazzale con il grandioso monumento equestre di Giuseppe Garibaldi.

Qui sei sulla sommità del colle Gianicolo, su un lato del piazzale c’è la terrazza che si affaccia sulla città e qui lo sguardo può spaziare dal Vaticano, all’estrema sinistra, fino ai colli dei Castelli Romani, all’estrema destra.

Tutta la città è adagiata davanti a te e potrai indicare ai tuoi figli i tanti monumenti che sono visibili da questo bellissimo punto di osservazione.

La basilica di San Pietro, facilmente riconoscibile per via della grande cupola, Castel sant’Angelo, i campanili gemelli della chiesa del Sacro Cuore a Trinità dei Monti, il Quirinale, la cupola rotonda del Pantheon.

La vista è ancora più suggestiva di sera, quando Roma risplende delle sue luci e il Colosseo si staglia illuminato nella notte.

Durante il giorno però, c’è una curiosità in più da vedere alla quale solo i turisti presenti qui a mezzogiorno possono assistere.

Affacciati al parapetto della terrazza, aiuta i bambini a fare lo stesso e, tutti i giorni poco prima delle 12.00, vedrai un cannone uscire sulla piazzola sottostante tirato fuori da un magazzino ricavato sotto la terrazza. Un cannone? Sì, un vero pezzo di artiglieria. Ma che ci fa qui? E a cosa stanno armeggiando quei soldati? Solo qualche minuto di attesa e, alle ore 12.00 in punto, sotto il comando di un ufficiale dell’esercito, il cannone sparerà un fragoroso colpo.

Niente paura è a salve!

Ma qual è il motivo di questo rituale?

Bè, puoi spiegare ai tuoi figli che tantissimo tempo fa, nel 1847, Papa Pio IX, ordinò che questo sparo indicasse il mezzogiorno per tutte le chiese di Roma ?.

Negli anni precedenti infatti, le campane delle innumerevoli chiese della città, venivano suonate a orari leggermente diversi tra loro, secondo l’ora indicata dagli orologi dei sagrestani. Questo fatto indispettiva talmente il Papa che, per ovviare al problema, ordinò appunto che fosse il cannone a dare l’ora esatta e guai a chi si ostinava a fare di testa sua!

https://www.youtube.com/watch?v=CDARuscgusg

Inizialmente il cannone era piazzato sui bastioni di Castel Sant’Angelo, ma, in seguito, fu spostato sul Gianicolo dove ancora si trova oggi.

Questa tradizione quindi, va avanti da molto tempo e fu sospesa solo durante la guerra per essere ripresa poi negli anni ’50.

Ancora mi ricordo che, in quegli anni, la mia scuola elementare portò tutti quanti noi bambini ad assistere al primo sparo di questo cannone dopo la guerra, presente il Sindaco e tutte le autorità comunali. Per noi bambini fu un grande evento e una vacanza autorizzata molto gradita, se non altro perché saltavamo una giornata di lezioni.

Perciò, quando verrai a visitare il Gianicolo, cerca di arrivare un po’ prima di mezzogiorno, vedrai che i tuoi figli si ricorderanno per lungo tempo del cannone del Gianicolo e, magari, anche loro ci porteranno i loro figli.

Ma questa non è l’unica attrazione del Gianicolo che affascina i bambini, c’è anche l’antico teatrino dei burattini del fu Carlo Piantadosi, suo inventore. Situazione meteorologica permettendo, gli spettacoli si tengono ogni sabato e domenica verso le 10 della mattina, una tradizione, anche questa, che va avanti da più di 50 anni. I tuoi bambini resteranno affascinati dallo spettacolo di Pulcinella, del Carabiniere e del Coccodrillo!

E ricorda di lasciare un’offerta, è con questo che il teatrino riesce a sopravvivere!

Ci vediamo lì!

A presto

Max ?

 

 

Il teatrino per i più piccoli

Avete mai visto un teatro dove non si paga il biglietto per entrare, che non ha un tetto e che fa lo spettacolo solo se non piove?

Al Gianicolo, dove tantissimi turisti vanno a godersi il panorama della Città Eterna, c’è il teatrino per i più piccoli “Pulcinella”.

E’ possibile assistere a uno spettacolo ormai scomparso in ogni altro posto ma che qui  sopravvivere e continua la tradizione del suo ideatore, Carlo Piantadosi, un napoletano, ex attore di teatro.

Trasferito a Roma subito dopo la guerra , in povertà assoluta, aveva trovato lavoro come aiutante di un vecchio burattinaio itinerante, Francesco Cardoni.

Da questi aveva imparato il mestiere e, dopo un lungo apprendistato, aveva dato vita al suo teatrino, trovando una sede quasi stabile al Gianicolo.

Da tempo tutt’ uno col parco del Gianicolo ha ottenuto perfino il riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali.

Ed è ancora lì, anche dopo la morte di Carlo Piantadosi, avvenuta nel 2012 al termine di uno spettacolo. Adesso gestito dalla figlia Antonella e dai familiari del fondatore sopravvive, come dice il cartello, solo grazie alle offerte del pubblico.

Lo spettacolo vede un Pulcinella che combatte contro la Morte,  il Diavolo, il Coccodrillo e un forzuto carabiniere che vuole arrestarlo e che insidia la sua fidanzata Gabriella.

E vi sorprenderà, vedere dei bambini supertecnologici, abituati a giocare con play station e smartphone, seguire questo spettacolo antico con gli occhi spalancati, partecipi degli eventi in scena tanto da gridare per avvertire Pulcinella che i nemici sono nascosti e si preparano ad aggredirlo, proprio come succede nella pantomima inglese.

Non esiste un testo scritto, si recita a soggetto e, come nell’antica commedia dell’arte, lo spunto viene solo da uno stringato canovaccio.

A fine spettacolo, un secchiello viene calato dalla finestra del teatrino e i bambini corrono a depositarvi dentro qualche moneta. Fatelo anche voi e, se possibile, siate generosi per aiutare questa tradizione a sopravvivere.

Gli spettacoli si tengono il sabato e la domenica, dalle 10,30 alle 13 e dalle 16 alle 19, durano circa 30 minuti.  Condizioni climatiche permettendo!

Come dice il cartello, fate l’offerta almeno di 1 euro e divertitevi, ma senza tirare sassi.

Hai già portato qui i tuoi bimbi? Cosa aspetti? Puoi prenotare qui il tuo alloggio nella Città Eterna:

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