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Roma per i bambini: il Planetario

Sei a Roma per una vacanza con la tua famiglia, bambini compresi?

Sai bene che i bambini si stancano presto di monumenti e cultura.

Saranno affascinati dal Colosseo e vorranno fare le foto con i Centurioni.

A Fontana di Trevi non rinunceranno al tradizionale lancio della monetina.

Ma dopo un po’ il loro entusiasmo svanirà se non gli fai vedere qualcosa adatto a loro.

Perciò è necessario aguzzare la fantasia e offrire loro qualcosa che sia capace di suscitare il loro interesse e che diventi un ricordo importante da raccontare ai propri amichetti una volta tornati a casa.

Allora che ne dici di fare loro una vera sorpresa e portarli in un posto dove è possibile toccare il cielo con un dito, anzi volare tra i pianeti e le stelle, sorvolare le valli di Marte, sfiorare la Via Lattea, gli anelli di Saturno e così via?

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I mercatini di Natale di Roma

Quando si dice Natale spesso si pensa anche ai mercatini di Natale.

Ogni località ha i suoi, più o meno caratteristici, più o meno belli, quelli più ricercati sono sicuramente quelli montani, in particolare quelli molto apprezzati del Trentino. Vuoi l’aria resa ancora più natalizia dalla neve, vuoi l’artigianalità con cui sono fatti non temono confronti.

Anche Roma ospita i suoi mercatini natalizi.

Il più conosciuto è sicuramente quello di Piazza Navona.

Fino a qualche anno fa era “IL MERCATINO” di Natale, il più grande e in una piazza fra le più belle della città. Ci si trovava di tutto, dai presepi, alle decorazioni, giocattoli a non finire, la casa di Babbo Natale, l’immancabile Befana e tanti altri piccoli banchi con delizie mangerecce di tutti i tipi.

Per la gioia dei bambini ma anche dei grandi.

Il colpo d’occhio era veramente unico e poi c’erano i venditori di zucchero filato, di croccante caldo, di cioccolato caldo e anche di vin brulè e caldarroste!

Poi, diverse vicende legali, hanno fatto chiudere i battenti alla maggior parte dei banchi di allora e così oggi il mercato è molto ridotto…

E’ rimasta la giostra scintillante di luci e pochi banchi sparsi qua e là sulla piazza lasciando un malinconico ricordo a tutti quei romani che l’hanno vissuta nel massimo del suo splendore.

In compenso sono nati altri mercatini che prima non c’erano, sparsi per tutta la città.

Per esempio c’è il Mercatino di Natale sul Tevere, “Stand by the river”, che apre sabato 23 dicembre presso il Baja, barcone adibito a ristorante che si trova all’altezza di Lungotevere Arnaldo da Brescia. Puoi trovare idee regalo accompagnate dai piatti che sforna lo chef.

“La fabbrica degli Elfi” invece è in zona Tuscolana-Ponte Lungo da venerdì 6 dicembre a lunedì 6 gennaio. Un villaggio di Natale di 6000 metri quadrati coperti,200 espositori di addobbi, luminarie, presepi, prodotti enogastronomici, idee regalo.

Da venerdì 6 dicembre a martedì 31 dicembre, nel quartiere Talenti, alla sua settima edizione, è in programma “Talenti Christmas”, il mercatino delle strenne. Il villaggio è ricco di stand di artigianato, creazioni fatte a mano e prodotti gastronomici natalizi. L’indirizzo è Via Ugo Jetti angolo con Arturo Graf.

Se invece vuoi immergerti nell’atmosfera di un mercatino del nord Europa, devi uscire dalla città e andare ai Castelli Romani, più precisamente a Frascati.

Da domenica primo dicembre a lunedì 6 gennaio, c’è aria di festa con il “Mercato di Natale di Frascati”. Il mercato è fatto di tante casette di legno, stile montagna, dove puoi trovare idee regalo, luminarie, prodotti artigianali, addobbi a tema, prodotti tipici e creazioni fatte a mano.

Questi solo alcuni dei tanti che ci sono a Roma e zone limitrofe. Guarda questo link per trovarne altri:

https://www.mercatini-natale.com/roma-mercatini-di-natale/

E Buon Natale a tutti!!!

 

 

 

 

 

Il Colle Gianicolo affascina i bambini….

Roma è stata eretta sui famosi sette colli e ciascuno di essi conserva vestigia di questo storico evento, ma c’è un ottavo colle che merita certamente una visita, specie se sei a Roma con i tuoi figli.

Sto parlando del Gianicolo.

Senz’altro il panorama che si ammira da quassù è una delle ragioni per cui vale la pena di visitarlo, ma stupirà anche i tuoi bambini. Loro si annoiano facilmente a camminare tra monumenti e storici ruderi, hanno sempre bisogno di nuovi stimoli e qui troveranno pane per i loro denti!

Il colle Gianicolo si trova non lontano dalla Città del Vaticano e ospita un parco bellissimo con viali alberati lungo i quali sono allineati i busti in marmo degli eroi del nostro Risorgimento.

Salendo passi davanti alla Quercia del Tasso, sotto la quale, dice la leggenda, il grande poeta Torquato Tasso scrisse La Gerusalemme Liberata.

C’è il monumento in bronzo che ricorda Anita Garibaldi e il Faro di Roma, donato dall’Argentina all’Italia in memoria perenne dei tanti Italiani emigrati in quel paese del Sud America.

Quando arrivi in cima, davanti a te il grande piazzale con il grandioso monumento equestre di Giuseppe Garibaldi.

Qui sei sulla sommità del colle Gianicolo, su un lato del piazzale c’è la terrazza che si affaccia sulla città e qui lo sguardo può spaziare dal Vaticano, all’estrema sinistra, fino ai colli dei Castelli Romani, all’estrema destra.

Tutta la città è adagiata davanti a te e potrai indicare ai tuoi figli i tanti monumenti che sono visibili da questo bellissimo punto di osservazione.

La basilica di San Pietro, facilmente riconoscibile per via della grande cupola, Castel sant’Angelo, i campanili gemelli della chiesa del Sacro Cuore a Trinità dei Monti, il Quirinale, la cupola rotonda del Pantheon.

La vista è ancora più suggestiva di sera, quando Roma risplende delle sue luci e il Colosseo si staglia illuminato nella notte.

Durante il giorno però, c’è una curiosità in più da vedere alla quale solo i turisti presenti qui a mezzogiorno possono assistere.

Affacciati al parapetto della terrazza, aiuta i bambini a fare lo stesso e, tutti i giorni poco prima delle 12.00, vedrai un cannone uscire sulla piazzola sottostante tirato fuori da un magazzino ricavato sotto la terrazza. Un cannone? Sì, un vero pezzo di artiglieria. Ma che ci fa qui? E a cosa stanno armeggiando quei soldati? Solo qualche minuto di attesa e, alle ore 12.00 in punto, sotto il comando di un ufficiale dell’esercito, il cannone sparerà un fragoroso colpo.

Niente paura è a salve!

Ma qual è il motivo di questo rituale?

Bè, puoi spiegare ai tuoi figli che tantissimo tempo fa, nel 1847, Papa Pio IX, ordinò che questo sparo indicasse il mezzogiorno per tutte le chiese di Roma ?.

Negli anni precedenti infatti, le campane delle innumerevoli chiese della città, venivano suonate a orari leggermente diversi tra loro, secondo l’ora indicata dagli orologi dei sagrestani. Questo fatto indispettiva talmente il Papa che, per ovviare al problema, ordinò appunto che fosse il cannone a dare l’ora esatta e guai a chi si ostinava a fare di testa sua!

https://www.youtube.com/watch?v=CDARuscgusg

Inizialmente il cannone era piazzato sui bastioni di Castel Sant’Angelo, ma, in seguito, fu spostato sul Gianicolo dove ancora si trova oggi.

Questa tradizione quindi, va avanti da molto tempo e fu sospesa solo durante la guerra per essere ripresa poi negli anni ’50.

Ancora mi ricordo che, in quegli anni, la mia scuola elementare portò tutti quanti noi bambini ad assistere al primo sparo di questo cannone dopo la guerra, presente il Sindaco e tutte le autorità comunali. Per noi bambini fu un grande evento e una vacanza autorizzata molto gradita, se non altro perché saltavamo una giornata di lezioni.

Perciò, quando verrai a visitare il Gianicolo, cerca di arrivare un po’ prima di mezzogiorno, vedrai che i tuoi figli si ricorderanno per lungo tempo del cannone del Gianicolo e, magari, anche loro ci porteranno i loro figli.

Ma questa non è l’unica attrazione del Gianicolo che affascina i bambini, c’è anche l’antico teatrino dei burattini del fu Carlo Piantadosi, suo inventore. Situazione meteorologica permettendo, gli spettacoli si tengono ogni sabato e domenica verso le 10 della mattina, una tradizione, anche questa, che va avanti da più di 50 anni. I tuoi bambini resteranno affascinati dallo spettacolo di Pulcinella, del Carabiniere e del Coccodrillo!

E ricorda di lasciare un’offerta, è con questo che il teatrino riesce a sopravvivere!

Ci vediamo lì!

A presto

Max ?

 

 

Il brivido di guidare un’auto a 3 anni!

Come papà di 4 figli, ormai nonno di 6 nipoti, ho fatto molte esperienze di viaggio con tutta la famiglia e, sia mia moglie che io, abbiamo sempre scelto di fare ogni cosa tutti insieme, permettendo ai nostri figli, sin da piccoli, di interagire con le novità che incontravano di volta in volta. Così sono cresciuti tutti tra occhioni spalancati, risate e con domande continue come “siamo arrivati?”

Viaggi indimenticabili che ho ancora ben impressi nella memoria e lo stesso vale per i miei figli.

Questa premessa per suggerirti di non lasciarli a casa, se non come estrema ratio. Non limitare i tuoi viaggi per colpa loro, perché troppo piccoli o perché pensi che siano troppo impegnativi.  Con tutte le difficoltà e le limitazioni i viaggi fatti con i tuoi figli saranno un patrimonio di ricordi e un momento di crescita ineguagliabile.

Ma torniamo a noi, sei a Roma con tutta la famiglia, da dove incominciare? Ovviamente è d’obbligo visitare i monumenti più importanti come il Colosseo, Fontana di Trevi, San Pietro e la Città del Vaticano, Piazza Navona, Piazza di Spagna.

Alcuni di questi possono essere interessanti anche per i bambini, per esempio il Colosseo che porta l’immaginazione fino a “vedere” i gladiatori lottare nell’arena con le belve.

Resteranno a bocca aperta nel vedere i Centurioni che presidiano la zona e li invitano a fare una fotografia insieme a loro.

A Fontana di Trevi acconsentiranno volentieri al tradizionale rito di lanciare la monetina nell’acqua.

Ma dopo un po’ si stancano ed è necessario trovare qualcosa da fargli fare, qualcosa che sia adatto alla loro età.

Ecco allora una cosa davvero diversa che sicuramente li appassionerà, sto parlando del Parco Scuola del Traffico!

Forse la parola “Suola” non è così accattivante per dei giorni di vacanza, ma si tratta di qualcosa di diverso da tutto quello che ti immagini.

Nato nel 1964, il parco si trova nella zona sud est di Roma, in una zona verdissima del quartiere EUR.

Qui i bambini da 3 anni in su imparano divertendosi le norme della circolazione stradale grazie a lezioni teoriche con l’aiuto di filmati, e a lezioni pratiche su percorsi appositamente tracciati con semafori, cartelli e rotatorie che devono imparare a conoscere e rispettare proprio come dovranno fare quando, da grandi, saranno alla guida di auto e moto vere. https://www.facebook.com/parcoscuola/?fref=ts

Su questi percorsi, seguiti da vicino da istruttori qualificati, i giovanissimi piloti, saranno alla guida di vetturette elettriche o con motore a scoppio che sono ottime riproduzioni di auto esistenti, Fiat, Jaguar e Alfa Romeo, messe a punto dall’officina della scuola stessa.

Alla fine della lezione sul percorso con strade a senso unico, viene rilasciato il patentino A, ? ricordo bene lo sguardo orgoglioso dei mei figli quando lo ricevettero ?.

Poi si passa alle vie a doppio senso e poi al percorso autostradale.

Insomma passerai una giornata nel verde del parco, potrai vedere i tuoi figli che si impegnano a districarsi nelle regole del traffico ed è sicuro che quello che impareranno qui da piccoli, lo ricorderanno perfettamente una volta grandi.

Il Parco è aperto tutto l’anno, dal mercoledì alla domenica, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 nei giorni infrasettimanali e dalle ore 10.00 alle ore 18.00 nei giorni festivi e il venerdì, sabato e domenica.

L’iscrizione costa 5.00€ e il costo per 30 minuti di guida su minivetture o motorini 12/13 €.

Indirizzo: Piazza Barcellona 10 – zona EUR.  Tel. 06 5915725

E-mail: info@parcoscuola.it

Sito web. www.parcoscuola.it

E allora buon divertimento!

A presto

Max ?

Pantheon, il tempio di tutte le divinità

I monumenti di Roma rappresentano il più alto ed evidente segno della storia straordinaria di questa città, raccontano l’imponenza dell’Impero Romano attraversando le diverse epoche passando da quella medievale, a quella rinascimentale, a quella barocca, fino a giungere a quelle dei secoli XVIII e XIX.

Capolavori di ingegneria architettonica come il Colosseo, Castel Sant’Angelo e il Pantheon, giusto per citarne alcuni.

Oggi ti parlerò di quest’ultimo.

Il Pantheon si trova nel centro storico di Roma nel rione Pigna e, così come lo si vede oggi, è stato eretto nel 128 d.c.  sotto l’imperatore Adriano, nel momento di massima gloria di Roma.

In realtà questo monumento fu eretto dapprima, nel 27 a.c. per opera di Marco Agrippa. Distrutto da un incendio, il tempio fu eretto di nuovo per essere di nuovo distrutto da un altro incendio.

Così, quella che vediamo oggi, è l’ultima versione di questo fantastico monumento, che venne appunto costruito sui resti di quelli precedenti.

Si tratta del monumento di epoca romana meglio conservato arrivato fino a noi e, fortunatamente, solo parzialmente depredato delle sue parti, cosa invece accaduta a molti altri monumenti e aree archeologiche.

Il nome deriva da due parole greche: pan, “tutto” e theon “divino”, in origine infatti il Pantheon era un piccolo tempio dedicato a tutte le divinità romane.

Costituisce un mirabile esempio di tecnica di costruzione, specie considerando che la sua cupola è stata costruita usando materiali sempre più leggeri via via che si procedeva verso l’alto, una tecnica davvero futuristica, considerando che il tutto avveniva 2000 anni fa.

Il fronte del Pantheon è costituito da un “pronao” con 16 colonne di granito sormontate da un frontone di ispirazione greca con la dedica a Menenio Agrippa, il primo ideatore di questo tempio.

Le enormi porte in bronzo danno accesso al suo interno e qui è la vera meraviglia! La pianta del Pantheon è circolare con un diametro di 47 metri, misura esattamente uguale all’altezza interna, tanto che, ci si trova, idealmente, all’interno di una sfera perfetta.

Al centro della cupola si apre l’Oculus del diametro di 9 metri, l’unica apertura, dato che non ci sono finestre, da cui entra la luce che riesce a creare un’atmosfera magica a cui nessun visitatore riesce a sottrarsi.

Oggi il Pantheon è una chiesa cristiana chiamata Santa Maria dei Martiri e conserva le tombe di re e regine d’Italia, oltre alla tomba di Raffaello Sanzio.

Il Pantheon è il monumento romano che vanta il maggior numero di primati:

·      è il meglio conservato,

·      ha la cupola in muratura più grande di tutta la storia dell’architettura,

·      è considerato l’antesignano di tutti i moderni luoghi di culto,

·      è stata l’opera dell’antichità più copiata ed imitata.

Il punto in cui sorge non è casuale ma un luogo leggendario della storia della città. Secondo una leggenda romana, infatti, questo era il posto dove il fondatore di Roma, Romolo, alla sua morte fu afferrato da un’acquila e portato in cielo fra gli dei.

Un monumento unico e bellissimo!

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L’orologio ad acqua del Pincio

Stai visitando Roma con i tuoi figli? Certo sarà facile risvegliare il loro interesse davanti alla grandiosità del Colosseo, aggiungendo una foto con i centurioni che si propongono ai turisti. Sarà anche semplice coinvolgerli nel lancio della monetina nella fontana di Trevi, ma poi?

I bambini si stancano facilmente degli aspetti culturali dei viaggi ed è importante potergli offrire qualcosa che sia alla loro portata, anche se si tratta di qualcosa di storico.

Hai mai visto un orologio azionato unicamente da un flusso d’acqua?

Beh, nei giardini del Pincio, all’interno di Villa Borghese, ce n’è uno famosissimo e perfettamente funzionante che di certo riuscirà ad affascinare anche i tuoi bambini, forse stanchi di monumenti e ruderi e incuriositi da qualcosa di completamente diverso e visibile soltanto a Roma.

Questo orologio venne progettato e costruito dal frate domenicano Giovanni Battista Embriaco nel 1876 e, venne installato al centro del laghetto in cui si trova, con il progetto successivo del 1873.

Spiegate ai bambini il suo funzionamento: l’acqua cadendo riempie alternativamente due bacinelle a forma di foglia le quali, alzandosi e abbassandosi sotto il peso dell’acqua, muovono il meccanismo che fa avanzare le lancette.

Malgrado l’apparente semplicità, considerata la data del progetto, l’orologio è straordinariamente preciso e l’ora può essere letta su ciascuno dei quattro quadranti.

Così, mentre fate una bella passeggiata dentro Villa Borghese, che offre comunque molti punti di interesse e scorci assolutamente incantevoli, fate una breve sosta a guardare questo strano strumento del tempo. Di certo sarà l’occasione per fare qualche altra foto e portare con voi un ricordo diverso dal solito.

Villa Borghese racchiude molti altri punti di interesse per i bambini, per esempio, a due passi dall’orologio, c’è il San Carlino il teatro per i piccoli. E poi… fare un giro col piccolo trenino bianco, passeggiare sul dorso di un pony, un giro in barca a remi sul laghetto, visitare la ludoteca “Casina di Raffaello”, sono altre cose che puoi proporre ai tuoi figli.

E non dimentichiamo il Bioparco dove ci sono anche dei laboratori molto carini con i biologi, durante i quali i bambini possono toccare ricci albini, insetti stecco e rospi.

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Fontana di Trevi

La fontana più famosa al mondo?

Certamente è quella di Trevi, simbolo di Roma al pari del Colosseo e di San Pietro, visitata ogni anno da milioni di turisti.

La storia di questa fontana è assai lunga e va all’indietro fino ad Agrippa e all’acquedotto dell’Acqua Vergine il cui nome deriva forse da “virgo”, una giovinetta che ne indicò la sorgente a dei soldati Romani in cerca d’acqua.

Attraverso vari rifacimenti attraverso cui intervennero famosi architetti, tra cui anche il Bernini, si arrivò al 1732, anno in cui papa Clemente XII Corsini affidò all’architetto Nicola Salvi, affiancato dal Vanvitelli, il progetto definitivo della fontana che volle di aspetto monumentale e che non interferisse col retrostante palazzo Poli.

Ed eccola qui, recentemente restaurata, con la statua di Oceano nella nicchia centrale alla guida di un cocchio trainato da due cavalli marini e tante altre statue tutto intorno, simboli perenni delle virtù cristiane.

A Piazza di Trevi si arriva percorrendo stretti vicoli tipici del centro di Roma e, già in lontananza, si sente il rumore dell’acqua e il vociare dei turisti. Appare all’improvviso, collocata in uno spazio ristretto che ne esalta la magnificenza, ricca di statue e getti d’acqua.

E’ stata lo sfondo di tantissimi film tra cui “La Dolce Vita” con la famosa scena del bagno di Anita Eckberg, a “Totò truffa”, con un grande Totò che, come se fosse sua, la vende ad un italo americano.

Ma per i turisti, oltre alla classica foto ricordo, è importante sottomettersi al rituale del lancio della monetina: con le spalle alla fontana, la monetina va lanciata all’indietro con la mano destra sulla spalla sinistra. Questo piccolo gesto ti garantirà il ritorno a Roma in futuro.

Probabilmente la tradizione si riferisce al fatto che anticamente pozzi e sorgenti erano ritenuti luoghi sacri e si facevano offerte d’ogni genere agli dei protettori.

Ma questa non è la sola leggenda legata a questa fontana delle meraviglie. L’acqua è detta Vergine, cioè pura, dal nome dell’acquedotto che tuttora la alimenta, e alla sua sinistra, si trova la fontanella degli innamorati dove le ragazze portavano i propri fidanzati in partenza per lavoro o per la guerra. Qui i due bevevano quest’acqua da bicchieri che subito dopo venivano rotti: questo gesto doveva garantire la reciproca fedeltà.

Sarà vero? Bere quest’acqua garantisce la fedeltà?

Non ti resta che provare!

Fatto sta che ancora oggi capita di vedere delle coppie che si promettono amore, si vede lui in ginocchio che chiede a lei di sposarlo…

E se te la vuoi godere completamente ti consiglio di visitarla all’alba oppure a notte fonda. Il fascino che emana questa fontana è indescrivibile!

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Il teatrino per i più piccoli

Avete mai visto un teatro dove non si paga il biglietto per entrare, che non ha un tetto e che fa lo spettacolo solo se non piove?

Al Gianicolo, dove tantissimi turisti vanno a godersi il panorama della Città Eterna, c’è il teatrino per i più piccoli “Pulcinella”.

E’ possibile assistere a uno spettacolo ormai scomparso in ogni altro posto ma che qui  sopravvivere e continua la tradizione del suo ideatore, Carlo Piantadosi, un napoletano, ex attore di teatro.

Trasferito a Roma subito dopo la guerra , in povertà assoluta, aveva trovato lavoro come aiutante di un vecchio burattinaio itinerante, Francesco Cardoni.

Da questi aveva imparato il mestiere e, dopo un lungo apprendistato, aveva dato vita al suo teatrino, trovando una sede quasi stabile al Gianicolo.

Da tempo tutt’ uno col parco del Gianicolo ha ottenuto perfino il riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali.

Ed è ancora lì, anche dopo la morte di Carlo Piantadosi, avvenuta nel 2012 al termine di uno spettacolo. Adesso gestito dalla figlia Antonella e dai familiari del fondatore sopravvive, come dice il cartello, solo grazie alle offerte del pubblico.

Lo spettacolo vede un Pulcinella che combatte contro la Morte,  il Diavolo, il Coccodrillo e un forzuto carabiniere che vuole arrestarlo e che insidia la sua fidanzata Gabriella.

E vi sorprenderà, vedere dei bambini supertecnologici, abituati a giocare con play station e smartphone, seguire questo spettacolo antico con gli occhi spalancati, partecipi degli eventi in scena tanto da gridare per avvertire Pulcinella che i nemici sono nascosti e si preparano ad aggredirlo, proprio come succede nella pantomima inglese.

Non esiste un testo scritto, si recita a soggetto e, come nell’antica commedia dell’arte, lo spunto viene solo da uno stringato canovaccio.

A fine spettacolo, un secchiello viene calato dalla finestra del teatrino e i bambini corrono a depositarvi dentro qualche moneta. Fatelo anche voi e, se possibile, siate generosi per aiutare questa tradizione a sopravvivere.

Gli spettacoli si tengono il sabato e la domenica, dalle 10,30 alle 13 e dalle 16 alle 19, durano circa 30 minuti.  Condizioni climatiche permettendo!

Come dice il cartello, fate l’offerta almeno di 1 euro e divertitevi, ma senza tirare sassi.

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