Dormire in un bed and breakfast

Il Bed & breakfast, pur senza avere questo nome fin dall’inizio, ha comunque origini antichissime e comuni a tutti i popoli. Secoli fa, quando le strade erano poche e difficili da percorrere, spesso pericolose, specie di notte, gli unici mezzi di trasporto erano animali e carri e muoversi da un paese all’altro o ancor peggio da uno stato all’altro richiedeva tempi lunghi e notevoli fatiche.

Naturalmente ci si spostava assai meno di oggi, molta gente non si allontanava dal proprio villaggio o dalla propria fattoria per tutta la vita ed era costume accogliere i pochi viaggiatori nella propria casa per permettere loro di riposare e mangiare, talvolta del tutto gratuitamente, altre volte dietro un modesto compenso.

Il risvolto importante di questo tipo di accoglienza era il portare notizie sugli avvenimenti che accadevano poco lontano, notizie di cui sarebbe stato difficile avere conoscenza, non essendoci altri mezzi di diffusione di esse, se non i racconti dei viandanti.

Si sviluppava in tal modo una forma di comunicazione che rendeva gradito l’arrivo di viaggiatori e mercanti, i quali, come portatori di novità, erano di solito ben accolti nella casa di tante famiglie che altrimenti vivevano isolate dal mondo circostante.

“L’ospite è sacro” dice un proverbio comune a tante civiltà diverse e lontane tra loro, tenendo ben presente la funzione che esso aveva come portatore di notizie e novità.

Pensate all’accoglienza che veniva riservata all’ospite presso gli Inuit – gli eschimesi – dove ad esso veniva anche offerta la moglie come compagnia, tanto era il piacere di incontrare qualcuno in quelle lande così desolate e con pochissimi abitanti: e dalla parte opposta del mondo, nelle culture arabe, l’ospite veniva considerato intoccabile, anche se nemico, e in suo onore veniva celebrato il rito del caffè.

Insomma, paese che vai, usanza che trovi, ma la sostanza rimane la medesima.

Oggi tutto è diverso: ci si sposta facilmente e rapidamente, è possibile scegliere la tipologia di alloggio in base alla location, al costo e al confort offerto. Ogni tipologia di accoglienza ha vantaggi e svantaggi, ma una cosa rimane collegata al modo di viaggiare degli antichi viandanti: il turista che sceglie di soggiornare in un bed & breakfast, pur scegliendo questo tipo di alloggio per tante diverse ragioni,  cosa che veramente considera più importante è il contatto con persone che aprendo la propria casa a degli estranei, sono felici di incontrare persone provenienti da altre realtà e culture e di interagire offrendo le proprie esperienze e ascoltando quelle degli ospiti.

Ecco allora il successo di B&B non situati propriamente nei centri storici – quelli più “turistici”, per intenderci”, perché anche se obbligano il viaggiatore all’uso dei mezzi pubblici o a muoversi a piedi, offrono una visone più vera della vita “normale” della gente del posto, fare shopping in un quartiere non turistico, oltre a costare meno, obbliga ad arrangiarsi con la lingua locale e spesso a farsi capire aiutandosi con i gesti o chiedendo aiuto ad un passante.

Se non sei il turista che collezione i paesi visitati, che si è fatto fotografare davanti ai monumenti più conosciuti per poter poi dire “io c’ero”, allora apprezzerai certamente di alloggiare in un B&B gestito in modo familiare, dove i proprietari stessi abitano.

Ecco, non sei semplicemente un turista.

SEI UN VIAGGIATORE!

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Uno spuntino al Mercato Trionfale

Il mercato Trionfale, con i suoi 273 banchi, è il più grande mercato rionale di Roma e anche tra i più grandi d’Italia.

Fu aperto alla fine dell’800 in viale Giulio Cesare, dove rimase per circa 30 anni, per poi essere trasferito in Via Andrea Doria (vicino ai Musei Vaticani) dove era disponibile un vasto spazio adatto ad ospitare i banchi che a quei tempi venivano smontati ogni giorno a fine lavoro e rimontati la mattina successiva.

Il nuovo posizionamento del mercato era finalizzato a servire un quartiere – il Trionfale – che stava diventando molto popoloso e il mercato stesso permetteva alla popolazione di acquistare prodotti genuini a prezzi contenuti, cosa che continua a fare ancora oggi.

Nel 2009 il vecchio mercato all’aperto è stato sostituito da una struttura completamente nuova, la cui costruzione ha richiesto 3 anni: stessa location, stessi venditori ma in una costruzione moderna di vetro e acciaio, al riparo da pioggia e sole e anche molto più sicura dal punto di vista igienico-sanitario.

Il mercato è organizzato su file parallele di box contraddistinti da colori diversi a seconda della merce in vendita, verde per ortaggi e frutta, blu per il pesce, rosso per la carne. L’offerta di merce è vastissima e viene aggiornata continuamente in base alla moda del momento: così pian piano sono nati banchi con prodotti etnici, spezie di ogni tipo, prodotti Bio e così via.

Ma perché vi sto parlando di questo mercato? La ragione sta nella nascita e nella frequenza sempre maggiore da parte di turisti i quali, oltre a visitare la città per via dei suoi famosi monumenti, trovano interessante a vedere e capire la vita di tutti i giorni dei romani.

Ci sono dei veri tour del mercato organizzati con tanto di guida che conduce i turisti da un banco all’altro, permettendo loro di assaggiare i prodotti in vendita e di conoscere tante prelibatezze tipiche del nostro paese.

Tanti turisti si addentrano nel mercato semplicemente per fare uno spuntino. Con della frutta fresca ma anche con un trancio di pizza, ancora meglio con la tradizionale focaccia romana farcita con la mortadella o con un panino con la porchetta di Ariccia.

La caratteristica che è rimasta immutata nel tempo è l’atteggiamento dei venditori, sempre pronti a fare due chiacchiere e ad offrire consigli al cliente: “ Signò, le puntarelle so già pulite”, vi dirà l’ortolana parlando di questa verdura tipicamente romana, oppure il grido “è vivooo!” del pescivendolo giù in fondo.

Date retta a me: quando vengo qui a fare la spesa, non manco mai di chiedere alla venditrice come cucinare quella cosa che voglio comprare, anche se lo so benissimo. Ma la signora, vedendo un uomo chiedere un consiglio per cucinare, diviene subito partecipe delle mie difficoltà, vere o presunte e vi stupireste di sapere quanti piccoli segreti mi vengono rivelati.

Provare per credere.

Il mercato Trionfale è in Via Andrea Doria 3.

Aperto dal Lunedì al Sabato dalle 7.00 alle 14.00

Il martedì e il Venerdì dalle 7.00 alle 19.00

Un’ultima notizia: al banco N.95 potete smaltire tutto quello che non vi serve più in termini di abbigliamento, oggetti da cucina e altro ancora: tutto quello che consegnerete verrà selezionato e il compenso vi verrà accreditato su un vostro conto controllabile on line. Potrete procedere all’incasso vero e proprio ogni volte che raggiungerete un credito di 5.00€.

Un piccolo servizio in più.

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Roma per i bambini: il Planetario

Sei a Roma per una vacanza con la tua famiglia, bambini compresi?

Sai bene che i bambini si stancano presto di monumenti e cultura.

Saranno affascinati dal Colosseo e vorranno fare le foto con i Centurioni.

A Fontana di Trevi non rinunceranno al tradizionale lancio della monetina.

Ma dopo un po’ il loro entusiasmo svanirà se non gli fai vedere qualcosa adatto a loro.

Perciò è necessario aguzzare la fantasia e offrire loro qualcosa che sia capace di suscitare il loro interesse e che diventi un ricordo importante da raccontare ai propri amichetti una volta tornati a casa.

Allora che ne dici di fare loro una vera sorpresa e portarli in un posto dove è possibile toccare il cielo con un dito, anzi volare tra i pianeti e le stelle, sorvolare le valli di Marte, sfiorare la Via Lattea, gli anelli di Saturno e così via?

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Capodanno 2019 a Roma

31 dicembre, la data che segna la fine dell’anno e che notoriamente è fatta per divertirsi, per dire addio all’anno vecchio, disfarsi delle brutte abitudini e salutare l’anno nuovo con nuovi buoni propositi. ?

Chi cena in famiglia o con gli amici, chi va al Cenone, chi in discoteca o a qualche festa particolare, chi lo trascorre sulla neve e chi immerso in una vasca di acque termali. E poi c’è chi preferisce andare in piazza e festeggiarlo in strada con tanta altra gente come succede in tutte le città del mondo e anche a Roma.

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I mercatini di Natale di Roma

Quando si dice Natale spesso si pensa anche ai mercatini di Natale.

Ogni località ha i suoi, più o meno caratteristici, più o meno belli, quelli più ricercati sono sicuramente quelli montani, in particolare quelli molto apprezzati del Trentino. Vuoi l’aria resa ancora più natalizia dalla neve, vuoi l’artigianalità con cui sono fatti non temono confronti.

Anche Roma ospita i suoi mercatini natalizi.

Il più conosciuto è sicuramente quello di Piazza Navona.

Fino a qualche anno fa era “IL MERCATINO” di Natale, il più grande e in una piazza fra le più belle della città. Ci si trovava di tutto, dai presepi, alle decorazioni, giocattoli a non finire, la casa di Babbo Natale, l’immancabile Befana e tanti altri piccoli banchi con delizie mangerecce di tutti i tipi.

Per la gioia dei bambini ma anche dei grandi.

Il colpo d’occhio era veramente unico e poi c’erano i venditori di zucchero filato, di croccante caldo, di cioccolato caldo e anche di vin brulè e caldarroste!

Poi, diverse vicende legali, hanno fatto chiudere i battenti alla maggior parte dei banchi di allora e così oggi il mercato è molto ridotto…

E’ rimasta la giostra scintillante di luci e pochi banchi sparsi qua e là sulla piazza lasciando un malinconico ricordo a tutti quei romani che l’hanno vissuta nel massimo del suo splendore.

In compenso sono nati altri mercatini che prima non c’erano, sparsi per tutta la città.

Per esempio c’è il Mercatino di Natale sul Tevere, “Stand by the river”, che apre sabato 23 dicembre presso il Baja, barcone adibito a ristorante che si trova all’altezza di Lungotevere Arnaldo da Brescia. Puoi trovare idee regalo accompagnate dai piatti che sforna lo chef.

“La fabbrica degli Elfi” invece è in zona Tuscolana-Ponte Lungo da venerdì 6 dicembre a lunedì 6 gennaio. Un villaggio di Natale di 6000 metri quadrati coperti,200 espositori di addobbi, luminarie, presepi, prodotti enogastronomici, idee regalo.

Da venerdì 6 dicembre a martedì 31 dicembre, nel quartiere Talenti, alla sua settima edizione, è in programma “Talenti Christmas”, il mercatino delle strenne. Il villaggio è ricco di stand di artigianato, creazioni fatte a mano e prodotti gastronomici natalizi. L’indirizzo è Via Ugo Jetti angolo con Arturo Graf.

Se invece vuoi immergerti nell’atmosfera di un mercatino del nord Europa, devi uscire dalla città e andare ai Castelli Romani, più precisamente a Frascati.

Da domenica primo dicembre a lunedì 6 gennaio, c’è aria di festa con il “Mercato di Natale di Frascati”. Il mercato è fatto di tante casette di legno, stile montagna, dove puoi trovare idee regalo, luminarie, prodotti artigianali, addobbi a tema, prodotti tipici e creazioni fatte a mano.

Questi solo alcuni dei tanti che ci sono a Roma e zone limitrofe. Guarda questo link per trovarne altri:

https://www.mercatini-natale.com/roma-mercatini-di-natale/

E Buon Natale a tutti!!!

 

 

 

 

 

Natale 2019 in Piazza San Pietro

Piazza San Pietro https://www.turismoroma.it/it/luoghi/piazza-san-pietro

si prepara a festeggiare il Natale2019 con un nuovo presepe e un nuovo albero.

Dopo l’originale presepe dell’anno scorso fatto interamente di sabbia e donato da Jesolo in provincia di Venezia, quest’anno il presepe arriva da un comune della Valsugana in provincia di Trento.

E loro di presepi se ne intendono!

E’ stato realizzato con il legno recuperato nei boschi devastati dalla tempesta dell’ottobre/novembre 2018 che devastò molte montagne del Triveneto. Il presepe, come sempre, verrà allestito al centro della piazza e al suo fianco verrà issato l’albero di Natale.

L’albero quest’anno viene dall’altopiano di Asiago ed è un abete rosso alto circa 26 metri. E ’stato donato, insieme a una ventina di alberi più piccoli, dal Consorzio di usi civici di Rotzo-Pedescala e San Pietro provincia di Vicenza.

Albero e presepe sono legati dal comune ricordo di quell’ondata di maltempo eccezionale dello scorso anno nel Triveneto. Sono stati inaugurati entrambi il 5 dicembre con una cerimonia arricchita di canti natalizi e danze popolari del Trentino e del Veneto.

E con questa inaugurazione si può dire che siamo entrati in piena aria natalizia!

I turisti si ritraggono davanti al bellissimo presepe per tornare a casa con un ricordo unico di San Pietro, coppie di genitori illustrano il presepe ai più piccoli e loro spalancano la bocca dalla meraviglia quando si trovano sotto l’imponente albero di Natale.

Gli innamorati si baciano sullo sfondo della Basilica con l’albero e il presepe.

Turisti stranieri si ritraggono in una foto di gruppo e immortalano questo suggestivo scenario.

Se ci vai all’imbrunire l’atmosfera sarà ancora più incantevole!

Il sole tramonta, scendono le tenebre, le luci si accendono e ti ritrovi in un’atmosfera davvero natalizia!!!

 

Se il tuo desiderio è partecipare alla Messa di mezzanotte celebrata da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro il 24 dicembre, sei nel posto giusto.

La Messa di Natale in Vaticano è aperta a tutti, ricorda che per partecipare devi avere degli specifici biglietti da accesso che sono totalmente gratuiti.

 

http://www.vatican.va/various/prefettura/it/udienze_it.html

 

Se vuoi venire a Roma in questo periodo e ancora non hai prenotato l’alloggio puoi farlo qui:  www.saporedicasa.it

 

Buon Natale!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Colle Gianicolo affascina i bambini….

Roma è stata eretta sui famosi sette colli e ciascuno di essi conserva vestigia di questo storico evento, ma c’è un ottavo colle che merita certamente una visita, specie se sei a Roma con i tuoi figli.

Sto parlando del Gianicolo.

Senz’altro il panorama che si ammira da quassù è una delle ragioni per cui vale la pena di visitarlo, ma stupirà anche i tuoi bambini. Loro si annoiano facilmente a camminare tra monumenti e storici ruderi, hanno sempre bisogno di nuovi stimoli e qui troveranno pane per i loro denti!

Il colle Gianicolo si trova non lontano dalla Città del Vaticano e ospita un parco bellissimo con viali alberati lungo i quali sono allineati i busti in marmo degli eroi del nostro Risorgimento.

Salendo passi davanti alla Quercia del Tasso, sotto la quale, dice la leggenda, il grande poeta Torquato Tasso scrisse La Gerusalemme Liberata.

C’è il monumento in bronzo che ricorda Anita Garibaldi e il Faro di Roma, donato dall’Argentina all’Italia in memoria perenne dei tanti Italiani emigrati in quel paese del Sud America.

Quando arrivi in cima, davanti a te il grande piazzale con il grandioso monumento equestre di Giuseppe Garibaldi.

Qui sei sulla sommità del colle Gianicolo, su un lato del piazzale c’è la terrazza che si affaccia sulla città e qui lo sguardo può spaziare dal Vaticano, all’estrema sinistra, fino ai colli dei Castelli Romani, all’estrema destra.

Tutta la città è adagiata davanti a te e potrai indicare ai tuoi figli i tanti monumenti che sono visibili da questo bellissimo punto di osservazione.

La basilica di San Pietro, facilmente riconoscibile per via della grande cupola, Castel sant’Angelo, i campanili gemelli della chiesa del Sacro Cuore a Trinità dei Monti, il Quirinale, la cupola rotonda del Pantheon.

La vista è ancora più suggestiva di sera, quando Roma risplende delle sue luci e il Colosseo si staglia illuminato nella notte.

Durante il giorno però, c’è una curiosità in più da vedere alla quale solo i turisti presenti qui a mezzogiorno possono assistere.

Affacciati al parapetto della terrazza, aiuta i bambini a fare lo stesso e, tutti i giorni poco prima delle 12.00, vedrai un cannone uscire sulla piazzola sottostante tirato fuori da un magazzino ricavato sotto la terrazza. Un cannone? Sì, un vero pezzo di artiglieria. Ma che ci fa qui? E a cosa stanno armeggiando quei soldati? Solo qualche minuto di attesa e, alle ore 12.00 in punto, sotto il comando di un ufficiale dell’esercito, il cannone sparerà un fragoroso colpo.

Niente paura è a salve!

Ma qual è il motivo di questo rituale?

Bè, puoi spiegare ai tuoi figli che tantissimo tempo fa, nel 1847, Papa Pio IX, ordinò che questo sparo indicasse il mezzogiorno per tutte le chiese di Roma ?.

Negli anni precedenti infatti, le campane delle innumerevoli chiese della città, venivano suonate a orari leggermente diversi tra loro, secondo l’ora indicata dagli orologi dei sagrestani. Questo fatto indispettiva talmente il Papa che, per ovviare al problema, ordinò appunto che fosse il cannone a dare l’ora esatta e guai a chi si ostinava a fare di testa sua!

https://www.youtube.com/watch?v=CDARuscgusg

Inizialmente il cannone era piazzato sui bastioni di Castel Sant’Angelo, ma, in seguito, fu spostato sul Gianicolo dove ancora si trova oggi.

Questa tradizione quindi, va avanti da molto tempo e fu sospesa solo durante la guerra per essere ripresa poi negli anni ’50.

Ancora mi ricordo che, in quegli anni, la mia scuola elementare portò tutti quanti noi bambini ad assistere al primo sparo di questo cannone dopo la guerra, presente il Sindaco e tutte le autorità comunali. Per noi bambini fu un grande evento e una vacanza autorizzata molto gradita, se non altro perché saltavamo una giornata di lezioni.

Perciò, quando verrai a visitare il Gianicolo, cerca di arrivare un po’ prima di mezzogiorno, vedrai che i tuoi figli si ricorderanno per lungo tempo del cannone del Gianicolo e, magari, anche loro ci porteranno i loro figli.

Ma questa non è l’unica attrazione del Gianicolo che affascina i bambini, c’è anche l’antico teatrino dei burattini del fu Carlo Piantadosi, suo inventore. Situazione meteorologica permettendo, gli spettacoli si tengono ogni sabato e domenica verso le 10 della mattina, una tradizione, anche questa, che va avanti da più di 50 anni. I tuoi bambini resteranno affascinati dallo spettacolo di Pulcinella, del Carabiniere e del Coccodrillo!

E ricorda di lasciare un’offerta, è con questo che il teatrino riesce a sopravvivere!

Ci vediamo lì!

A presto

Max ?

 

 

Il brivido di guidare un’auto a 3 anni!

Come papà di 4 figli, ormai nonno di 6 nipoti, ho fatto molte esperienze di viaggio con tutta la famiglia e, sia mia moglie che io, abbiamo sempre scelto di fare ogni cosa tutti insieme, permettendo ai nostri figli, sin da piccoli, di interagire con le novità che incontravano di volta in volta. Così sono cresciuti tutti tra occhioni spalancati, risate e con domande continue come “siamo arrivati?”

Viaggi indimenticabili che ho ancora ben impressi nella memoria e lo stesso vale per i miei figli.

Questa premessa per suggerirti di non lasciarli a casa, se non come estrema ratio. Non limitare i tuoi viaggi per colpa loro, perché troppo piccoli o perché pensi che siano troppo impegnativi.  Con tutte le difficoltà e le limitazioni i viaggi fatti con i tuoi figli saranno un patrimonio di ricordi e un momento di crescita ineguagliabile.

Ma torniamo a noi, sei a Roma con tutta la famiglia, da dove incominciare? Ovviamente è d’obbligo visitare i monumenti più importanti come il Colosseo, Fontana di Trevi, San Pietro e la Città del Vaticano, Piazza Navona, Piazza di Spagna.

Alcuni di questi possono essere interessanti anche per i bambini, per esempio il Colosseo che porta l’immaginazione fino a “vedere” i gladiatori lottare nell’arena con le belve.

Resteranno a bocca aperta nel vedere i Centurioni che presidiano la zona e li invitano a fare una fotografia insieme a loro.

A Fontana di Trevi acconsentiranno volentieri al tradizionale rito di lanciare la monetina nell’acqua.

Ma dopo un po’ si stancano ed è necessario trovare qualcosa da fargli fare, qualcosa che sia adatto alla loro età.

Ecco allora una cosa davvero diversa che sicuramente li appassionerà, sto parlando del Parco Scuola del Traffico!

Forse la parola “Suola” non è così accattivante per dei giorni di vacanza, ma si tratta di qualcosa di diverso da tutto quello che ti immagini.

Nato nel 1964, il parco si trova nella zona sud est di Roma, in una zona verdissima del quartiere EUR.

Qui i bambini da 3 anni in su imparano divertendosi le norme della circolazione stradale grazie a lezioni teoriche con l’aiuto di filmati, e a lezioni pratiche su percorsi appositamente tracciati con semafori, cartelli e rotatorie che devono imparare a conoscere e rispettare proprio come dovranno fare quando, da grandi, saranno alla guida di auto e moto vere. https://www.facebook.com/parcoscuola/?fref=ts

Su questi percorsi, seguiti da vicino da istruttori qualificati, i giovanissimi piloti, saranno alla guida di vetturette elettriche o con motore a scoppio che sono ottime riproduzioni di auto esistenti, Fiat, Jaguar e Alfa Romeo, messe a punto dall’officina della scuola stessa.

Alla fine della lezione sul percorso con strade a senso unico, viene rilasciato il patentino A, ? ricordo bene lo sguardo orgoglioso dei mei figli quando lo ricevettero ?.

Poi si passa alle vie a doppio senso e poi al percorso autostradale.

Insomma passerai una giornata nel verde del parco, potrai vedere i tuoi figli che si impegnano a districarsi nelle regole del traffico ed è sicuro che quello che impareranno qui da piccoli, lo ricorderanno perfettamente una volta grandi.

Il Parco è aperto tutto l’anno, dal mercoledì alla domenica, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 nei giorni infrasettimanali e dalle ore 10.00 alle ore 18.00 nei giorni festivi e il venerdì, sabato e domenica.

L’iscrizione costa 5.00€ e il costo per 30 minuti di guida su minivetture o motorini 12/13 €.

Indirizzo: Piazza Barcellona 10 – zona EUR.  Tel. 06 5915725

E-mail: info@parcoscuola.it

Sito web. www.parcoscuola.it

E allora buon divertimento!

A presto

Max ?

Casina di Raffaello, la ludoteca per i bambini a Villa Borghese!

Roma è la città principe per la storia romana antica, siete fortunati, ai bambini piacciono generalmente gli antichi romani, soldati, matrone ingioiellate, gladiatori e belve feroci.

Ma non è tutto qui.

Roma offre tantissimi attrazioni per i bambini e molte sono a Villa Borghese, il parco che si trova nel centro della città.

Una di queste è la Casina di Raffaello, che non ha niente a che vedere con il famoso pittore del Rinascimento.

La fece costruire il cardinale Scipione Borghese perché servisse da casa rurale abitata dal guardarobiere della sua famiglia, posta al centro di un bosco di gelsi, in seguito eliminati per creare lo spazio oggi chiamato Piazza di Siena.

Il casale originario fu poi arricchito dalla costruzione della loggia al primo piano e della chiesetta che contiene affreschi di notevole pregio.

Abitata fino a tempi recenti da privati cittadini, fu recuperata dal Comune di Roma e restaurata per sanare i guasti provocati dagli abitanti e per riportarla al suo originario progetto.

La Casina di Raffaello, è una ludoteca che l’Amministrazione Comunale ha aperto nel 2006 e dedicato a tutti i bambini dai 3 ai 14 anni di età.

La Casina propone un articolato programma di attività per i bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni: laboratori didattici, letture animate, presentazioni di libri, mostre temporanee, centri estivi, corsi di formazione, rassegne sull’editoria per l’infanzia e tanto altro.

Dispone di spazi gratuiti fruibili anche a bambini al di sotto dei 3 anni, di sale da affittare per feste di compleanno e di una libreria specializzata dove poter acquistare libri e giochi per l’infanzia.

Oggi è divisa in due parti distinte:

Al piano terreno si trova l’accoglienza del pubblico, la biglietteria, la nursery e il deposito dei passeggini. Nella sala grande c’è tanto spazio per giochi liberi e per arredi morbidi con i quali i piccoli ospiti possono divertirsi senza pericolo. A questo spazio si aggiunge il cortile interno che è stato coperto con un tetto per renderlo sempre fruibile.

Al primo piano, circondato dal terrazzo con capriate in legno, è stato realizzato uno spazio teatrale e, sempre a questo piano, c’è una biblioteca, i servizi e gli uffici.

Ma cosa offre la Casina di Raffaello? I servizi sono numerosi e includono una nursery e una libreria, una sala di lettura per bambini con la disponibilità che va dai classici della letteratura fino agli albi illustrati.

Si svolgono spesso incontri con autori, illustratori e d editori.

Ci sono poi i laboratori, creati perché i bambini e i ragazzi possano dare sfogo alla loro creatività e immaginazione, utilizzando materiali e tecniche alla loro portata.

E infine i giochi all’esterno, con le costruzioni in legno dove scatenarsi in sicurezza.

INDIRIZZO E CONTATTI:

Viale della Casina di Raffaello – 00197 Roma

ORARI DI APERTURA:

Dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18.

Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.

Lunedì chiuso

Info e prenotazioni allo 060608 dalle 9 alle 19.

BIGLIETTI

Intero             7.00€

Ridotto           5.00€

FESTE DI COMPLEANNO

Info e prenotazioni TEL. 06 8558334

Sito ufficiale  www.casinadiraffaello.it

Un posto dove i tuoi bambini possono scatenare la loro fantasia in tutta sicurezza.

I bambini non amano tanto le chiese e  musei. Se decidi di fare un viaggio a Roma devi pensare soprattutto a loro. Questo può essere un intervallo divertente per non farli annoiare.

E se devi prenotare l’alloggio lo puoi fare qui:

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Pantheon, il tempio di tutte le divinità

I monumenti di Roma rappresentano il più alto ed evidente segno della storia straordinaria di questa città, raccontano l’imponenza dell’Impero Romano attraversando le diverse epoche passando da quella medievale, a quella rinascimentale, a quella barocca, fino a giungere a quelle dei secoli XVIII e XIX.

Capolavori di ingegneria architettonica come il Colosseo, Castel Sant’Angelo e il Pantheon, giusto per citarne alcuni.

Oggi ti parlerò di quest’ultimo.

Il Pantheon si trova nel centro storico di Roma nel rione Pigna e, così come lo si vede oggi, è stato eretto nel 128 d.c.  sotto l’imperatore Adriano, nel momento di massima gloria di Roma.

In realtà questo monumento fu eretto dapprima, nel 27 a.c. per opera di Marco Agrippa. Distrutto da un incendio, il tempio fu eretto di nuovo per essere di nuovo distrutto da un altro incendio.

Così, quella che vediamo oggi, è l’ultima versione di questo fantastico monumento, che venne appunto costruito sui resti di quelli precedenti.

Si tratta del monumento di epoca romana meglio conservato arrivato fino a noi e, fortunatamente, solo parzialmente depredato delle sue parti, cosa invece accaduta a molti altri monumenti e aree archeologiche.

Il nome deriva da due parole greche: pan, “tutto” e theon “divino”, in origine infatti il Pantheon era un piccolo tempio dedicato a tutte le divinità romane.

Costituisce un mirabile esempio di tecnica di costruzione, specie considerando che la sua cupola è stata costruita usando materiali sempre più leggeri via via che si procedeva verso l’alto, una tecnica davvero futuristica, considerando che il tutto avveniva 2000 anni fa.

Il fronte del Pantheon è costituito da un “pronao” con 16 colonne di granito sormontate da un frontone di ispirazione greca con la dedica a Menenio Agrippa, il primo ideatore di questo tempio.

Le enormi porte in bronzo danno accesso al suo interno e qui è la vera meraviglia! La pianta del Pantheon è circolare con un diametro di 47 metri, misura esattamente uguale all’altezza interna, tanto che, ci si trova, idealmente, all’interno di una sfera perfetta.

Al centro della cupola si apre l’Oculus del diametro di 9 metri, l’unica apertura, dato che non ci sono finestre, da cui entra la luce che riesce a creare un’atmosfera magica a cui nessun visitatore riesce a sottrarsi.

Oggi il Pantheon è una chiesa cristiana chiamata Santa Maria dei Martiri e conserva le tombe di re e regine d’Italia, oltre alla tomba di Raffaello Sanzio.

Il Pantheon è il monumento romano che vanta il maggior numero di primati:

·      è il meglio conservato,

·      ha la cupola in muratura più grande di tutta la storia dell’architettura,

·      è considerato l’antesignano di tutti i moderni luoghi di culto,

·      è stata l’opera dell’antichità più copiata ed imitata.

Il punto in cui sorge non è casuale ma un luogo leggendario della storia della città. Secondo una leggenda romana, infatti, questo era il posto dove il fondatore di Roma, Romolo, alla sua morte fu afferrato da un’acquila e portato in cielo fra gli dei.

Un monumento unico e bellissimo!

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L’orologio ad acqua del Pincio

Stai visitando Roma con i tuoi figli? Certo sarà facile risvegliare il loro interesse davanti alla grandiosità del Colosseo, aggiungendo una foto con i centurioni che si propongono ai turisti. Sarà anche semplice coinvolgerli nel lancio della monetina nella fontana di Trevi, ma poi?

I bambini si stancano facilmente degli aspetti culturali dei viaggi ed è importante potergli offrire qualcosa che sia alla loro portata, anche se si tratta di qualcosa di storico.

Hai mai visto un orologio azionato unicamente da un flusso d’acqua?

Beh, nei giardini del Pincio, all’interno di Villa Borghese, ce n’è uno famosissimo e perfettamente funzionante che di certo riuscirà ad affascinare anche i tuoi bambini, forse stanchi di monumenti e ruderi e incuriositi da qualcosa di completamente diverso e visibile soltanto a Roma.

Questo orologio venne progettato e costruito dal frate domenicano Giovanni Battista Embriaco nel 1876 e, venne installato al centro del laghetto in cui si trova, con il progetto successivo del 1873.

Spiegate ai bambini il suo funzionamento: l’acqua cadendo riempie alternativamente due bacinelle a forma di foglia le quali, alzandosi e abbassandosi sotto il peso dell’acqua, muovono il meccanismo che fa avanzare le lancette.

Malgrado l’apparente semplicità, considerata la data del progetto, l’orologio è straordinariamente preciso e l’ora può essere letta su ciascuno dei quattro quadranti.

Così, mentre fate una bella passeggiata dentro Villa Borghese, che offre comunque molti punti di interesse e scorci assolutamente incantevoli, fate una breve sosta a guardare questo strano strumento del tempo. Di certo sarà l’occasione per fare qualche altra foto e portare con voi un ricordo diverso dal solito.

Villa Borghese racchiude molti altri punti di interesse per i bambini, per esempio, a due passi dall’orologio, c’è il San Carlino il teatro per i piccoli. E poi… fare un giro col piccolo trenino bianco, passeggiare sul dorso di un pony, un giro in barca a remi sul laghetto, visitare la ludoteca “Casina di Raffaello”, sono altre cose che puoi proporre ai tuoi figli.

E non dimentichiamo il Bioparco dove ci sono anche dei laboratori molto carini con i biologi, durante i quali i bambini possono toccare ricci albini, insetti stecco e rospi.

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Bambini al Bioparco

Il Giardino Zoologico di Roma venne fondato nel 1908 e, allora come oggi, è il più grande d’Italia. Ospita attualmente 1144 animali di 222 specie diverse. Si trova all’interno di Villa Borghese, il parco di 80 ettari che si trova proprio nel centro della città.

Nel 1994 prese il nome di Bio Parco perché più rispondente al suo scopo di ricreare ambienti che vanno scomparendo e di ospitare animali in via di estinzione.

Al di là del suo ruolo scientifico però, il Bio Parco rimane un’attrazione importante per grandi e piccini e nel tempo è passato da una semplice serie di gabbie e di mostra di animali, ad un luogo che offre eventi ed esperienze inaspettate.

Una volta l’attrazione più importante era il momento del pasto degli animali e questo ancora oggi suscita un grande interesse. I pasti ai diversi animali si susseguono ogni 30 minuti circa, iniziando alle 11.00 della mattina per finire alle 16.00 del pomeriggio. Potrai scegliere a quali assistere: alle 12.30 quello degli orsi, alle 15.30  quello delle foche. Da non perdere il pasto di Sofia, l’elefante asiatico, che aspetta i bambini che le danno da mangiare tutti i giorni alla stessa ora. Per partecipare ricordati di prenotare all’entrata quando acquisti il biglietto.

Sotto la guida di esperti del Bio Parco i bambini, ma anche gli adulti, conosceranno e impareranno a non aver paura o ribrezzo di tanti animali, dal rospo, alle blatte, all’insetto stecco.

E la stessa cosa sarà possibile con altri animali, come i serpenti che, suscitano repulsione per eccellenza. Lo sapevi che alcuni serpenti hanno le zampe, che non sono freddi e viscidi come molti pensano, ma ruvidi e caldi al tatto? Anche qui un esperto vi insegnerà come toccarli, a tenerli in mano e tante altre cose sulla loro utilità e funzione nel nostro ambiente.

Insomma visitare il Bio Parco può essere un modo di far conoscere altri aspetti della nostra città, non soltanto monumenti e musei, ma anche curiosità spesso non palesate. Certo tutti i bambini conoscono gli animali attraverso la televisione, li colorano sui quaderni, li vedono nei fumetti ma poterli vedere dal vivo, in tanti casi toccarli e imparare a conoscerli meglio, è tutt’altra cosa.

Il Bio Parco ha naturalmente delle regole che vanno assolutamente rispettate, eccone alcune:

·      Non è permesso introdurre animali, eccetto i cani guida per ciechi.

·      E’ assolutamente vietato scavalcare le recinzioni e avvicinarsi alle gabbie.

·      E’ vietato dare da mangiare agli animali tranne nei casi permessi e sotto la guida degli addetti.

·      E’ vietato gridare e tirare oggetti agli animali.

Tutte regole ovvie e di buona educazione!

All’interno del Bioparco tutte le aree sono raggiungibili da disabili non deambulanti ad eccezione della scalinata che dai macachi del Giappone conduce verso i licaoni.

Il Bio Parco è aperto tutti i giorni dell’anno (escluso il 25 Dicembre) dalle 9.30 alle 18.00

L’ultimo ingresso è alle ore 17.00

Prezzo dei biglietti:

Adulti:     16.00 €

Ridotti:    13.00 € – Questi includono i bambini alti più di 1 metro e fino a 10 anni di età e gli over 65.

GRATIS: bambini sotto 1 metro di altezza e gli accompagnatori di disabili.

I nonni over 65 che portano i nipotini al Bioparco di mercoledì pagano 6.00

L’indirizzo del Bio Parco è:

Piazzale del Giardino Zoologico 1  – Villa Borghese

Hai già portato i tuoi bimbi a Roma? Cosa aspetti? A Villa Borghese ci sono un sacco di attrazioni per i bambini!

E se vuoi prenotare un alloggio lo puoi fare qui:

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