La cucina romana
La cucina romana ha radici molto antiche e nasce dalla sapiente inventiva di popoli passati che valorizzavano il famoso “quinto quarto”: dopo che i due quarti posteriori e anteriori erano stati assegnati alle mense degli aristocratici quello che rimaneva andava al macello e poteva essere comprato dai poveri per due soldi. Coda, trippa, guancia e interiora erano ingredienti di scarto ma l’inventiva popolare seppe trasformarli in quelle pietanze che oggi sono conosciute in tutto il mondo come la coda alla vaccinara, i rigatoni con la pajata, la coratella d’abbacchio con i carciofi, gli zampetti. Ancora oggi trovi alcune di queste ricette, magari rivisitate ma sempre attuali. Piatti dai sapori forti ma vale la pena di assaggiarli almeno una volta!
Attenzione però…la vera cucina romana oggi la possiamo incontrare solo in alcune osterie “fuori porta” o in “alcuni” locali di Trastevere che ancora non hanno ceduto alle falsificazioni “turistiche” pittoresche a tutti i costi, dove cucinano in maniera veramente approssimativa quella che viene chiamata la “vera cucina romana”.
Altri piatti tipici hanno nomi che nascondono origini non propriamente romane, ma che oramai i romani considerano proprie come i bucatini all’Amatriciana e i carciofi alla giudia. E ancora rigatoni alla carbonara, alla gricia o cacio e pepe e spaghetti ajo, ojo e peperoncino. Il giovedì rigorosamente gli gnocchi di patate! Conditi con ragù o con spuntatura di maiale o sugo semplice di pomodoro e basilico, sono il piatto dell’allegria! “Ridi, ridi… che mamma ha fatto li gnocchi”!
Tra i piatti di carne trovano trionfo il pollo coi peperoni, alla diavola, alla cacciatora, oltre alle già citate prelibatezze del quinto quarto. E il maiale, di cui è celebre è la porchetta d’Ariccia (località dei Castelli Romani), presente in tutte le feste popolari e laziali. Fiorente da sempre l’allevamento ovino, anche grazie alla vicinanza dell’Abruzzo, per cui non possiamo non ricordare l’abbacchio della campagna romana (termine usato solo qui a indicare l’agnello giovanissimo!) al forno con le patate, a scottadito, alla cacciatora…
Il pecorino romano è il re dei formaggi. Stagionato sulla pasta o più fresco come antipasto o dessert.
Fra le verdure non dimentichiamo i carciofi. Cimaroli o mammole sono molto consumati da novembre ad aprile, cotti in svariati modi, arrivano da Ladispoli e Cerveteri zona di produzione locale non lontano da Roma.
Le fave si consumano il 1° maggio insieme al pecorino.
E poi la cicoria catalogna, il cui cuore ci offre le famose “puntarelle“. Condite con un pesto di olio extravergine di oliva, alici e aglio con un poco di aceto sono uniche!
La lattuga romana credo che la conosciamo tutti e per finire, i pomodori ripieni di riso sono un piatto tipicamente estivo.
Sicuramente ho dimenticato qualcosa ma voglio concludere con la pizza. La pizza a Roma è tipicamente bassa e croccante. Se la preferisci alta devi chiedere la pizza napoletana, oramai quasi tutte le pizzerie la fanno in entrambe le versioni.
E allora buon appetito e buone vacanze romane!!!
Se non sei mai stato a Roma e ti piace mangiare questa è una buona ragione per visitarla! Cosa aspetti? Prenota qui il tuo allogggio nella Città Eterna.